Di origini antichissime, Fermo è stazione di genti villanoviane e picene sin dalla prima età del ferro (IX secolo a.C.) e città preromana. Al tempo di Roma, gode di ampia autonomia. E’ fedele all’Urbe nella seconda guerra Punica e nella guerra Sociale tanto da meritarsi il titolo di “Firmum firma fides romanorum colonia”. Dall’inizio del V secolo fu devastata dai barbari di Alarico (410), di Ataulfo (413), di Totila (543).

Nell’825, Lotario I, con un celebre editto, istituì a Fermo la prima scuola pubblica (odierna università) scegliendo la città tra le sole nove in Italia destinate a diventare centro di studi. In quel periodo ha origine la Marca Fermana estesa dal fiume Musone al Pescara.

Nel 1199 Fermo si erge a libero Comune.

Conquisato da Federico II nel 1242, inizia un periodo di lotte con i castelli vicini e viene edificata la possente Rocca di Girfalco distrutta nel 1445. Durante la signoria di Francesco Sforza (1433) nacque a Fermo Galeazzo Maria Sforza, futuro V Duca di Milano.

La fine del XVI secolo è caratterizzata da lotte feroci tra i casati dominanti – Euffreducci, Fogliani, Guerrieri – che culminarono nel governo di Oliverotto Euffreducci (ricordato da Niccolò Macchiavelli nel “Principe”, capitolo VIII).

Nel 1589 il Pontefice Sisto V (originario del Fermano e già Vescovo di Fermo) diede impulso all’antica Università ed elevò la sede vescovile ad archivescovile e la Cattedrale alla dignità di Metropolitana. In segno di gratitudine il Comune fece realizzare da Accursio Baldi (il“Sansovino”) la statua bronzea del Papa che ancor oggi benedice la città dalla loggetta del Palazzo dei Priori.

Nel 1797 Fermo è capoluogo del Dipartimento del Tronto.

Con il ritorno di Napoleone nel 1808 ottiene il Prefetto. Il ritorno allo Stato della Chiesa le consente di esser sede di una Amministrazione Provinciale soppressa poi nel 1860 con l’arrivo dei Piemontesi.

Nel 2004 diviene capoluogo della Provincia di Fermo.